Le recensioni di alessandro

 

ORCHESTRA DA TRE SOLDI | 10 LUGLIO 2018

 

Quest’anno il quarantesimo anniversario di Musica nel Mendrisiotto è coinciso con i dieci anni della rassegna estiva “Suoni d’Acqua”, che in questo tempo ha riempito di musica alcuni insoliti e suggestivi luoghi della Valle di Muggio nel Canton Ticino, sotto la direzione artistica del M° Claudio Farinone e con una partecipazione sempre crescente di un folto pubblico.

 

Nota distintiva di questa bella iniziativa è portare in questi bellissimi luoghi di natura, una nutrita serie di musicisti, che, al di là delle appartenenze di genere, amano percorrere forme di creatività spontanea, alternando momenti d’improvvisazione a viaggi nella geografia della ricerca di nuove ispirazioni, creando nuove musicalità, alla ricerca di una forma espressiva personale e inedita.

La rassegna, che vedrà anche la partecipazione, nelle date del prossimo 20 e 29 luglio, del duo Ourkouzonov-Ogura, raffinatissimi virtuosi cresciuti nello stimolante clima culturale parigino oltre che al duo Dulbecco-Ferra con un omaggio al grande Bill Evans, è stata aperta dall’originalità dell’Orchestra da Tre Soldi, una formazione composita e originale che supera ogni confine di genere.

 

Oltre ai fondatori Gianni Gilli, violino, Massimiliano Gilli, clarinetto e clarinetto basso, Matteo Castellan fisarmonica, sono saliti sul palco Pietro Ballestrero, chitarra, Paolo Grappeggia, contrabbasso, Paola Secci, violoncello ed Elena Urru alla voce

 

Una formazione particolarmente interessante, veri ricercatori di sonorità trasversali, esploratori di una sintesi di sonorità classiche europee frammiste da armonie del jazz manouche ed influenze musicali argentine, portoghesi, mitteleuropee ed ovviamente tanto Kurt Weill.

 

La loro musica è caratterizzata da un'intensa interazione d'insieme, dall'attenzione ai contrasti timbrici e naturalmente dall'estrema apertura ad ogni influenza culturale.

Unitamente all'approccio innovativo e dinamico questo gruppo riesce a mantenere centrali la coralità armonica ed il perfetto interplay esecutivo su perfette tessiture contrappuntistiche sempre ai confini della ricerca e della sperimentazione.

 

La loro unione ha permesso di calibrare raffinate sonorità, insolite strutture su pregevoli spunti tematici ed un latente, ma sicuro, spirito cameristico donando momenti di distillata poesia ai brani proposti.

 

Le loro composizioni sono risultate allo stesso tempo nuove e sorprendentemente familiari grazie alla loro naturalezza ed eleganza.

Una ricchissima tavolozza di colori straordinariamente amalgamati con sapienza e gusto.

 

Il repertorio proposto è stato molto variegato ed ha spaziato da composizioni originali come Sciortinho, Ma’nouche, Un Poquito di Riviera, 16-8 in NY a composizioni di Kurt Weill quali Saga of Jenny e I’m a stranger here my self o Alfonsina y el mar di Ariel Ramirez.

 

I sette musicisti sono stati tutti perfettamente comprimari, tutti sinergicamente uniti da un affiatamento unico dimostrando una vitalità artistica rara e preziosa.

 

Splendida la poderosa tecnica virtuosistica dei fratelli Gilli impreziositi dagli eleganti intrecci armonici di Matteo Castellan, Paola Secci, Pietro Ballestrero e dall’energico dinamismo di Paolo Grappeggia. Incantevole l’interpretazione vocale di Elena Urru, suadente ed al tempo stesso dirompente nei brani di Ramirez e Weill.

 

Musica senza confini, senza etichette, melodie cristalline, arrangiamenti perfetti, maestria esecutiva, atmosfere ariose e liriche, tutto ciò ha regalato al folto pubblico presente questa fantastica formazione piemontese di cui sentiremo per molto tempo ancora parlare.

 

"... over all, I think the main thing a musician would like to do is give a picture to the listener of the many wonderful things that he knows of and senses in the universe. . .

That’s what I would like to do. I think that’s one of the greatest things you can do in life and we all try to do it in some way. The musician’s is through his music"

 John Coltrane