Le recensioni di alessandro

Gianni Bardaro Sinestetic Jazz 

Overflow

 

Formazione d’estremo interesse e di grande impatto, il Gianni Bardaro Sinestetic Jazz si presenta con questo disco di pregevole fattura, grande fruibilità e sofisticata realizzazione. 

Il gruppo appare ben amalgamato e molto sinergico ed è perciò arduo dire chi contribuisca maggiormente all’identità musicale del lavoro.

Sicuramente gran parte del merito spetta al sassofonista e leader Gianni Bardaro, autore di tutte le composizioni, particolarmente inspirate, liriche ed originali.

Enorme attenzione è stata prestata alla sofisticata costruzione delle elaborate tessiture strumentali supportate egregiamente da Francesco Cali (pianoforte), Lars Soberg Andersen (tromba) e dall’eccellente e solida ritmica composta dai bravissimi Jacob Hatholt (batteria) e Andreas Hatholt (contrabbasso). 

Il disco scorre tra scenari gustosi, sonorità fresche e sapientemente intrecciate, composizioni suggestive, accattivanti, mai banali, sorprendenti ad ogni ascolto, toccando i momenti di maggiore apprezzabilità in “Scandango”, “The breath of the escaping moment”, “Song for dicembre” e nella splendida “Supernova latina”. 

Un jazz moderno dalle molteplici sfumature quello di Gianni Bardaro, palpitante, pieno di grinta e soprattutto di idee. Dai brani hard bop a quelli prettamente latin jazz, l’ascoltatore rimane affascinato e incantato da tanta vitalità e bravura. 

Tutti i musicisti danno il loro contributo con brillante dinamismo senza però mai strafare o voler primeggiare. Gli assoli sono originali, privi di ripetizioni e ricchi d’espressività.

L’affiatamento e l’interplay sono limpidi, ben equilibrati specie nella distribuzione degli spazi, nella variazione dei tempi e nel modo in cui si modellano le ardite armonizzazioni. 

Si può senza dubbio affermare che la freschezza d’idee e l’accuratezza prestata alla sua realizzazione, impongono  “Overflow” come uno dei lavori più interessanti degli ultimi tempi.

 

"... over all, I think the main thing a musician would like to do is give a picture to the listener of the many wonderful things that he knows of and senses in the universe. . .

That’s what I would like to do. I think that’s one of the greatest things you can do in life and we all try to do it in some way. The musician’s is through his music"

 John Coltrane